Ancora oggi si vedono in Sicilia i fichi asciugati al sole e infilati in lunghi fili di spago o "incannati", infilzati in spiedi di canne. Parte di questi serviranno in inverno per fare i buccellati, dolci di Natale che, ancora oggi, affrontano a testa alta la concorrenza del nordico panettone e del pandoro.
Il "cucciddàtu" ha un'origine antica e un sicuro antenato nel "panificatus" dei romani. Il suo nome deriva dal tardo latino buccellatum , cioè pane da trasformare in buccelli, ossia bocconi, per la sua morbidezza.
Nessun commento:
Posta un commento